venerdì 10 ottobre 2008

I DONI DI GRAZIA DELLA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



I DONI DI GRAZIA DELLA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

"Io vi do’ un mezzo: metto una torcia di fuoco nelle vostre mani; questa è la Mia Fiamma d'Amore...

Con la Fiamma piena di grazia che vi trasmetto dal Mio Cuore, passando da cuore a cuore, li incendiate tutti... e lo splendore di questa Fiamma acceca Satana.

Ho ottenuto que­sta accensione del Fuoco d'Amore dal Padre Celeste per merito delle piaghe del Mio Figlio Santo" (13 aprile 1962).

"Il fuoco sarà spento con il fuoco. Il fuoco dell'odio con il fuoco dell'Amore..." (6 dicembre 1964).

"La Fiamma d'Amore, che desidero spandere su di voi, con tutta la sua forza diffonde non soltanto il suo splendore, ma anche il suo calore. La Mia Fiamma d'Amore è così grande che non trova posto dentro di Me e con forza impetuosa irrompe verso di voi. Il mio amore straripante fa distruggere l'infettivo odio infernale del mondo affinché si salvi dalla dannazione eterna il numero più grande possibile di anime..."

"Desidero che tutto il mondo, come conosce il mio nome, così conosca anche la Fiamma d'Amore del Mio Cuore che farà miracoli nella profondità dei cuori... " (19 ottobre 1962).

"Estendo su tutti i popoli, su tutti i paesi l'effetto di grazia della Mia Fiamma d'Amore, non solo su coloro che vivono nella Madre Chiesa e su tutte quelle anime che sono state segnate con il segno di croce del Mio Figlio Santo, ma anche su quelle che non sono state bat­tezzate". (16 settembre 1963)



CORONCINA ALLA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

All’inizio, fare il segno della Croce cinque volte in onore delle Sante piaghe di Gesù


Sui grani grossi

Doloroso e immacolato cuore di Maria, prega per noi che ricorriamo a te!


Sui grani piccoli

Madre, salvaci attraverso la Fiamma d’Amore del Tuo Cuore Immacolato


Alla fine

Tre Gloria al Padre.

- "Irradia, o Maria, su tutta l'umanità l'effetto di grazia della Tua Fiamma d'Amore adesso e nell'ora della nostra morte. Amen".

mercoledì 8 ottobre 2008

LA PREGHIERA DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI



LA PREGHIERA DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI




La preghiera della Signora di tutti i Popoli costituisce, assieme all’immagine, il punto focale dei messaggi di Amsterdam. La Signora di tutti i Popoli ci invita a recitare questa breve ma potente preghiera almeno una volta al giorno.

“Attraverserete ancora molte vicissitudini in questo secolo. Popoli di questo tempo, sappiate che siete sotto la protezione della Signora di tutti i Popoli! Invocatela quale Avvocata e pregatela di allontanare tutte le calamità! Pregatela di bandire la corruzione da questo mondo. Dalla corruzione sorgono calamità, dalla corruzione sorgono guerre. Tramite la mia preghiera chiedete di bandire tutto ciò dal mondo! Non conoscete la potenza e l’importanza di questa preghiera presso Dio. Egli esaudirà Sua Madre, poiché ella vuole essere la vostra Avvocata”. (31 maggio 1955)

LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI FA CONOSCERE LA PREGHIERA

Già nel primo messaggio del 25 marzo 1945, la Madre di Dio accenna alla sua PREGHIERA come se fosse già nota:
“La preghiera deve essere divulgata!”. Tuttavia, solo sei anni dopo, il “Giorno di Lourdes”, l’11 febbraio 1951, in occasione di una visita in Germania, la veggente apprende questa preghiera dalla bocca della Madre, rimanendone fortemente impressionata. Ciò avviene allorché la veggente Ida Peerdeman ha la profetica visione del Concilio Vaticano Secondo. Già da sé questo fatto costituisce una chiara indicazione dell’importanza universale di questa preghiera trinitaria.

Nel messaggio, Maria richiede dapprima:
“Che tutti ritornino alla croce; allora soltanto può esserci pace e quiete!”. (11.02.1951)
Dalle annotazioni di Ida:
“Mentre sto ancora davanti alla croce, la Signora mi dice: ‘Ripeti quello che dico!’”. Questo è per me un po’ strano. Penso: ‘Ripeto in ogni caso sempre quello che lei mi dice’. Ma tutto ad un tratto vedo che la Signora diventa ancora più bella. La luce che sempre l’avvolge diventa più chiara e così abbagliante che quasi non la si può più guardare. Alza le mani, che normalmente tiene verso il basso, e le congiunge. Il suo viso diventa così celeste, così sublime, che non lo si può descrivere. La sua figura si fa ancora più trasparente e bella; io la guardo estasiata. Poi la Signora dice: ‘Prega così davanti alla croce: Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, ...’ La Signora proferisce queste parole con una devozione tale che nessuno al mondo potrebbe imitarla. Accentua la parola ORA nel ‘manda ora il tuo Spirito’ e TUTTI nel ‘fa abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli’, come pure AMEN, che pronuncia solennemente. Mi trovo sempre ancora davanti alla croce, dove ho ripetuto le parole della Signora. Ora le vedo scritte a grandi lettere:

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
CHE UNA VOLTA ERA MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA.
AMEN.


Solo a questo punto mi accorsi che si trattava di una preghiera. Strano è che, una volta terminato il messaggio, non dovetti mai più leggere la preghiera. Essa era rimasta impressa nella mia mente, la conoscevo e l’ho sempre recitata. Riudivo continuamente la voce della Signora. Naturalmente, io non posso pronunciarla nel medesimo tono. Nessun essere umano può pregare come lei, così bene e in modo così espressivo”.
La Signora continua:
“Figlia mia, questa preghiera è così semplice e breve che ciascuno può dirla nella propria lingua davanti alla propria croce. E coloro che non hanno una croce, che la recitino interiormente. Questo è il messaggio che voglio portare proprio oggi, perché ora vengo a dire che voglio salvare le anime”. (11.02.1951)

...CHE UNA VOLTA ERA MARIA

Già il 2 luglio 1951, la Madre di Dio spiega in breve, chiaramente e semplicemente: “Che una volta era Maria significa: molti uomini hanno conosciuto Maria come Maria. Ora però, in questa nuova epoca che sta cominciando, voglio essere la Signora di tutti i Popoli. Questo è comprensibile a tutti”.
Effettivamente,
“molti uomini” – ossia la maggior parte dei popoli di allora e del tempo attuale – “hanno conosciuto Maria”, la Madre di Dio, solo “come Maria”, chiamandola così. Questo è un fatto. (Si pensi che solo un sesto dell’umanità è cristiano!) Ora, però, “in questa nuova epoca che sta cominciando”, Dio vuole che tutti questi popoli conoscano Maria non solo per nome, senza avere un particolare rapporto con lei, bensì che l’accolgano ed imparino ad amarla quale loro propria madre, dicendole ‘madre mia’, ‘madre nostra’, come da lei annunciato nel primo messaggio di Amsterdam: “Mi chiameranno ‘Signora’, ‘Madre’”. (25.03.1945) Dal momento che non mi limito a dire “Maria”, bensì anche “Madre”, vi è qualcosa di decisivo che cambia nella mia relazione personale nei suoi confronti!

Tuttavia, questa semplice spiegazione non soddisfa tutti. Per questo, nel 41° messaggio, sulla base della Sacra Scrittura, Maria spiega il passaggio dal nome “Maria” al titolo “SIGNORA DI TUTTI I POPOLI”. Questo riferimento al Vangelo intende essere d’aiuto soprattutto ai teologi. Va anche ricordato che in diverse lingue vi è la medesima parola per “donna” e “signora”, come in olandese (“Vrouwe”) e in tedesco (“Frau”).

“Dì ai teologi quanto segue: la Signora venne al sacrificio della croce. Il Figlio disse a sua Madre: ‘Donna, ecco tuo figlio!’ Il cambiamento avvenne dunque al sacrificio della croce. Tra tutte le donne, il Signore e Creatore scelse Miriam, Maria, affinché fosse la Madre del suo Figlio divino. Al sacrificio della croce ella divenne Corredentrice e Mediatrice. Questo fu annunciato dal Figlio, al suo ritorno al Padre. Perciò in questo tempo io porto queste nuove parole e dico: io sono la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria. Dillo ai vostri teologi! Queste parole hanno per i teologi questo significato”. (6.04.1952)

NON SEI SEMPRE MARIA?

Quasi tutti coloro che per la prima volta ascoltano o recitano la preghiera rimangono sorpresi e, come inizialmente la veggente e il suo direttore spirituale, osservano: “Ma tu sei sempre Maria, oggi come allora, la medesima Maria e nessun’altra!”.
Ovviamente, possiamo sempre ancora chiamarla “Maria”, ciò che ripetiamo continuamente nella preghiera del rosario. Ma, con la nuova formulazione, la Signora di tutti i Popoli desidera esprimere come anche la sua vocazione medesima abbia conosciuto una meravigliosa ascesa. Si tratta sempre della medesima persona, di Maria. Ora, però, ad Amsterdam, giunta al culmine della sua vocazione corredentrice, ella, “che una volta era Maria”, chiede di essere chiamata “MADRE E SIGNORA DI TUTTI I POPOLI”. Infatti, nel corso della sua vita, anche Maria divenne qualcosa che prima non era.
Pronunciando il suo FIAT divenne – lei, l’Immacolata Concezione, la sconosciuta semplice Maria di Nazaret – la Madre del Figlio divino. Con la sua sofferenza, congiuntamente con il Redentore, la Madre di Gesù è diventata Madre e Signora di tutti i Popoli e come tale desidera oggi essere conosciuta e amata da tutti gli uomini.

Anche per Maria, tutto è dipeso dall’aver corrisposto a quanto le è stato chiesto e dalla sua fedele compartecipazione! In proposito, qualche esempio concreto aiuta a capire quanto l’uomo – operando con la Grazia divina e attraverso la sofferenza – possa evolvere in misura tale d’essere in grado di svolgere il compito assegnatogli da Dio:
“Che il padre e patrono della Chiesa, che una volta era Giuseppe, sia il nostro avvocato!”
Oppure, applicato a un santo papa:
“Che Papa Pio X, che una volta era Giuseppe Sarto, sia il nostro intercessore in Cielo!”
Lasciamo ancora la parola alla veggente, che – una volta raggiunta una completa comprensione del senso della preghiera - forniva il seguente paragone alle persone interessate:
“Come la piccola Beatrice, destinata fin da bambina a divenire regina dei Paesi Bassi, così Maria, semplice bambina ignota, cresciuta nella sconosciuta località di Nazaret, è diventata Madre e Signora di tutti i Popoli”.

LA POTENZA DELLA PREGHIERA

“Attraverserete ancora molte vicissitudini in questo secolo” (31.05.1955), dice Maria. Tuttavia ella ci promette che se recitiamo la sua preghiera “vengono allontanate dal mondo corruzione, calamità e guerra” (11.10.1953) come pure confusioni spirituali. Ella è stata inviata nel nostro tempo quale Signora di tutti i Popoli affinché “il mondo, per mezzo di questa preghiera, venga liberato da una grande catastrofe planetaria”. (10.05.1953) Quanta potenza vi è quindi in questa preghiera!

La Madre del Signore illustra chiaramente la situazione morale del nostro tempo:
“Satana è ancora il principe di questo mondo. Avvinghia ciò che può. (…) La Signora ha dovuto portare adesso la sua preghiera in questo mondo dominato dal demonio. Lo Spirito Santo deve però ancora venire sui popoli”. (4.04.1954) Nella sua qualità di Signora di tutti i Popoli, è ora stata inviata per “scacciare Satana. Voi dovete però recitare la mia preghiera, che ho dato al mondo!” (31.05.1955)
Questa preghiera costituisce perciò l’arma decisiva e più potente nella lotta contro Satana. Infatti, nella medesima si invoca l’immediata venuta dello Spirito Santo per scacciare Satana. Non si prega come in occasione di un esorcismo “Vade retro, Satana!” o come nella preghiera di Leone XIII a S. Michele Arcangelo “con il potere che ti viene da Dio incatena nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano nel mondo per perdere le anime”.
Con la preghiera di Amsterdam formuliamo con tutto il cuore l’invocazione: “Vieni Spirito Santo!” Poiché la nostra Madre sa perfettamente che dove dimora l’amore dello Spirito Santo, là non c’è posto per lo spirito del male ed ella, in questo tempo denso di preoccupazioni, si colloca quale Avvocata (cfr. 31.12.1951)
“…potrà portare al mondo la pace”. (11.10.1953)

DIFFUSIONE DELLA PREGHIERA

Come una missionaria che intende salvare tutte le anime, già in occasione della prima apparizione Maria ci esprime il suo ardente desiderio:
“La preghiera deve essere divulgata”. (25.03.1945)
Ella conosce infatti il piano divino di salvezza per l’umanità:
“Questa preghiera è data per la salvezza del mondo. Questa preghiera è data per la conversione del mondo”. (31.12.1951) Per questo chiede: “Divulga dunque la mia preghiera, la preghiera del Signore!” (31.05.1957)
Invita tutti i collaboratori a intensificare la diffusione nel mondo dell’immagine e della preghiera:
“Io li aiuterò!” (15.11.1951) La prima ad esserne incaricata è Ida: “Compi la tua opera e provvedi alla diffusione!” (31.12.1951) “Lavora solo per questo. Aiuta spiritualmente e fisicamente recitando la preghiera della Signora di tutti i Popoli!” (17.02.1952)
La Madre del Signore utilizza il paragone dei fiocchi di neve per mostrare alla veggente che la preghiera deve essere recitata dappertutto. “La Signora indica ora il globo terrestre. Vedo il globo roteare sotto i suoi piedi e cadere dappertutto fitti fiocchi di neve. Poi la Signora dice: ‘Hai visto? Così la Signora di tutti i Popoli sarà portata nel mondo, da città in città, da nazione a nazione. La semplice preghiera darà luogo ad un’unica comunità’”. (17.02.1952) “Voglio che la diffusione avvenga in molte lingue” (4.03.1951) e che la preghiera sia portata “nei paesi dove la fede è diminuita”. (15.04.1951) Poiché: “La Signora di tutti i Popoli non è destinata a un solo paese, a un solo luogo, ma al mondo, ai popoli”. (11.10.1953) “Tutti ne hanno il diritto”. (29.04.1951)
Appare così comprensibile il desiderio espresso dalla Signora di tutti i Popoli, nel senso che la sua preghiera
“va recitata in tutte le chiese”. (8.12.1952) “Divulgatela nelle chiese e mediante mezzi moderni”. (31.12.1951) Sì, i cristiani “devono recitare la mia preghiera contro corruzione, calamità e guerra e portarla a tutti i popoli”. (11.10.1953) Non da ultimo, la Signora di tutti i Popoli chiede a coloro che lottano e lavorano per questa causa, “la cui realizzazione è voluta dal Figlio”, di impegnarsi con molto ardore (29.04.1951).

TESTIMONIANZA

Nell’ambito della terza Giornata internazionale di preghiera, svoltasi nel 1999 a Pentecoste, S.E. Mons. Sooza Pakiam, vescovo della Diocesi di Trivandrum (India), ha svolto una significativa relazione, della quale pubblichiamo un estratto:

“In diverse regioni della mia diocesi si constata una diffusione della venerazione di Maria in qualità di Signora di tutti i Popoli. Io stesso mi meraviglio di come sia stato coinvolto in questo movimento. Ciò che mi ha attratto di più è la preghiera dataci dalla Madre di Dio medesima. Si tratta di una preghiera espressiva, breve e profonda, che è essenzialmente un’invocazione per la venuta dello Spirito Santo.
Quest’anno ricorre il decimo anniversario della mia consacrazione vescovile. Ho iniziato diverse attività nella mia diocesi e introdotto una serie di programmi innovativi. Questi provvedimenti hanno assicurato un’ottima struttura alla nostra diocesi, unanimemente apprezzata. Constato però che oggigiorno il problema maggiore non è dato dalla mancanza di strutture e di sacri edifici, e nemmeno dalla carenza di metodi e tecniche, di apparecchiature e lettere circolari. Senza lo Spirito Santo tutte queste cose non sono altro che corpi senz’anima. Per questo, nella sua preghiera, la Signora di tutti i Popoli ci insegna a invocare lo Spirito Santo, affinché lo Spirito di Dio scenda ed abiti nei cuori di tutti i popoli, in modo da preservarli dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra.

Ho perciò inviato una lettera pastorale a tutti i sacerdoti della mia diocesi invitandoli a imparare a memoria questa bella preghiera e ad insegnarla a tutti i loro parrocchiani. Io stesso la recito ripetutamente ogni giorno, dato che in primo luogo non necessitiamo di nuove leggi, di nuovi teologi o nuove liturgie, bensì di una nuova effusione dello Spirito Santo, affinché lo Spirito di Dio sostituisca il nostro cuore di pietra con un cuore di carne (Ez 36,26-27)”.

LINGUE NELLE QUALI ESISTE LA PREGHIERA

* Questa preghiera ebbe origine ad Amsterdam nel 1951. Fin da allora essa ha ricevuto molti imprimatur.
Dopo consultazione del Vescovo del luogo con la Congregazione per la Dottrina della Fede (2006), riguardo alla preghiera, la Congregazione ha approvato il testo della preghiera con la direttiva di cambiare, a causa di possibili malintesi, la clausola originale “
che una volta era Maria” con “la Beata Vergine Maria”.

martedì 7 ottobre 2008

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA



- Nella notte tra il 18 ed il 19 luglio 1830 -

La Santa Vergine apparve a Caterina Labourè (1806-1876), canonizzata nel 1947. La santa, dopo aver lavorato come serva nella trattoria del fratello e poi nel convitto di una sua cognata, il 30 gennaio del 1830 - vinte le resistenze paterne - entrò come postulante nel convento della Congregazione delle Figlie della Carità a Chatillon-sur-Seine.

Il 25 aprile venne trasferita nella sede di Parigi, in rue du Bac,140. La sera stessa ebbe una visione del cuore di san Vincenzo de' Paoli; la visione, che proseguì per 9 giorni, le mostrò il cuore in tre colori diversi, 3 giorni per ciascun colore. Caterina riferiva ciò ad un futuro cambiamento di governo ed a disgrazie che stavano per cadere sulla Francia. Inoltre, Caterina vide Gesù nel Santo Sacramento, sia al momento della comunione sia durante l'esposizione, per tutta la durata del suo seminario, eccetto i giorni in cui dubitava; il 6 giugno lo vide nel Santo Sacramento come un re che portava la croce sul petto; ad un tratto lo vide spogliato di tutto (presentimento della rivoluzione di luglio, con la caduta di Carlo X).

La sera del 18 luglio venne svegliata da una voce che la chiamava: era un angelo che, sotto le spoglie di un bambino, le disse di alzarsi e di recarsi nella cappella, dove la Madonna la stava aspettando. Mentre vi si recava le porte si aprivano e le luci si accendevano; giunta in chiesa, si inginocchiò presso l'altare e Maria le apparve, dandole vari insegnamenti, dicendole che Dio la voleva incaricare di una missione e preannunciandole future disgrazie che avrebbero coinvolto anche il clero parigino. Terminata la visione l'angelo la riaccompagnò in camera. La santa ebbe una seconda visione della Madonna il 27 novembre 1830, che le si presentò vestita di bianco, con i piedi appoggiati sulla metà di un globo, tenendo nelle mani un altro globo che rappresentava la terra. Intorno alla Vergine si era frattanto formato un quadro un po' ovale, dove in alto c'erano scritte queste parole: O Maria concepita s.p.p.p.n.c.ric. a voi, (...senza peccato, pregate per noi, che ricorriamo...) vergate in lettere d'oro.

Allora si fece sentire una voce che disse a Caterina di fare battere una medaglia su tale modello e che tutte le persone che l'avessero portata, specialmente al collo, avrebbero ricevuto grandi grazie. Maria le disse inoltre che desiderava le fosse edificato un altare sul punto dove era apparsa, e che le venisse innalzata una statua. La Madonna apparve a santa Caterina una terza volta nel dicembre del 1830, dicendole che i raggi che emanava erano il simbolo delle grazie che ella ottiene a coloro che gliele chiedono. Le disse ancora che non l'avrebbe più rivista, ma che avrebbe sentito la Sua voce durante le preghiere, ammonendola a compiere l'incarico che le aveva affidato di far stampare la medaglia.

PREGHIERA ALLA VERGINE SANTA



VERGINE SANTA,
nei vostri giorni gloriosi,
non dimenticate le tristezze della terra.

Date uno sguardo di bontà
a coloro che soffrono,
che lottano contro le difficoltà
e non cessano di immergere le loro labbra
nelle amarezze della vita.

Abbiate pietà di coloro che si amano
e che sono stati separati.
Abbiate pietà della solitudine del cuore.
Abbiate pietà della debolezza
della nostra fede.

Abbiate pietà degli oggetti
della nostra tenerezza.
Abbiate pietà di quelli che piangono,
di quelli che pregano,
di quelli che temono
e date a tutti la speranza e la Pace.

( ABATE PERREYVE )

lunedì 6 ottobre 2008

SOTTO LA TUA PROTEZIONE




Sotto la tua protezione

cerchiamo rifugio,

Santa Madre di Dio

non disprezzare le suppliche

di noi che siamo nella prova

e liberaci da ogni pericolo

o Vergine, gloriosa e

benedetta.

domenica 5 ottobre 2008

ALLA VERGINE MARIA

Ricordati, o piissima vergine Maria, che non si è mai udito che qualcuno sia ricorso al tuo patrocinio, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da tale fiducia, a te ricorro, o Madre, o Vergine delle vergini, a te vengo e, peccatore pentito, mi prostro davanti a te. O Madre di Gesù, non disprezzare le mie preghiere, ma benevolmente ascoltami ed esaudiscimi. Amen.
(Attribuita a San Bernardo)